Oggi visti le centinaia di commenti e l’interesse per questo argomento, torniamo a parlare di Dry training.
Prima di arrivare alla parte di applicazione vera e propria, però, è necessario fare alcune considerazioni ed approfondimenti.
Come sempre, dipende dal livello di dettaglio con cui si vuole affrontare la questione. Chi mi segue da tempo sa che per me i dettagli e gli approfondimenti tecnici sono essenziali per poter affrontare argomenti complessi come quelli relativi all’allenamento con le armi da fuoco.
INTRODUZIONE ALLA SCOMPOSIZIONE DEL DRY TRAINING
Uno degli errori più comuni quando si struttura il Dry Training o l’allenamento in generale è non scomporlo in segmenti di allenamento specifici, complementari ma ben distinti.
Ovviamente, se per il Dry training ci accontentiamo dell’estrazione dell’arma e del cambio del caricatore, dobbiamo essere consapevoli che stiamo trattando la questione in modo superficiale, anche se, considerando il fatto che solo pochi, rispetto alla stragrande maggioranza, applicano il Dry Training, è comunque meglio di niente. Per chi invece non si accontenta di un “allenamento mediocre”, ma non sa come strutturare il proprio allenamento in modo coerente ed efficace, cerchiamo di capire meglio quali sono i passaggi fondamentali.
STEP 1 – Scomposizione dei Segmenti Tecnici
Seguendo un profilo tecnico e logico scomporremo inizialmente il nostro Dry Training in:
BIOMECCANICA E CAPACITÀ CONDIZIONATE (B.A.C.C.)
Questo gruppo di segmenti è di fondamentale importanza e costituisce la base assoluta per lo sviluppo della biomeccanica, che vi ricordo essere l’elemento unico ed essenziale dell’interazione tra il nostro corpo e lo strumento (arma da fuoco).
Se questa interazione non è efficace, la seconda interazione fondamentale, quella tra il binomio (tiratore – strumento) ed il terzo elemento ovvero il BERSAGLIO, non sarà mai efficace.
In questa fase inizieremo a lavorare per implementare e rinforzare i macro ed i micro gruppi muscolari necessari coinvolti nei movimenti e negli schemi motori che andremo a creare e definire con la Tecnica.
Il secondo aspetto fondamentale di questo gruppo di segmenti sono le cosiddette Abilità Condizionali, ovvero: FORZA – RESISTENZA – VELOCITÀ. In questa fase costruiremo il motore che, unito alla tecnica, costituirà il 97% delle nostre Prestazioni.
MECCANICA E MANIPOLAZIONE
In questo gruppo di segmenti tecnici troviamo la base meccanica dei fondamentali del tiro
Impugnatura (80% Controllo Meccanico), Grilletto, Gestione della Messa a Fuoco e delle Mire, Posizioni, Presentazione Statica dell’Arma da Fuoco (Estrazione Statica)
PROCEDURE ED EMERGENZE
In questo gruppo di segmenti troviamo le sequenze fondamentali o quei gruppi di sequenze di azioni che sono indispensabili e che rientrano nei fondamentali del tiro.
Procedure di Sicurezza, Carichi, Ricariche, Malfunzionamenti (Emergenze)
TECNICA
In questo gruppo di segmenti iniziamo ad affrontare la tecnica pura attraverso l’applicazione di esercizi che implementeranno sia il sistema cognitivo che quello motorio. Parte inferiore del corpo:
Footwork – Stepping – Controllo del centro di gravità – Pivot e rotazione – Transizione lato forte/lato guardia – Controllo deriva
Parte superiore del corpo:
Controllo dinamico di manipolazione, rotazioni, triangoli e leve – Transizione lato forte/lato supporto – Manipolazione con una mano
APPLICAZIONE
In questo gruppo di segmenti troviamo le principali dinamiche relative all’applicazione del tiro.
Gestione del mirino – Transizione del bersaglio – V Engage (2 o più bersagli con angolo aperto) – Tiro in movimento* – Accelerazione e frenata – Cadenza – Coppia controllata* – Doppio tocco* – Estrazione dinamica
*Puoi farlo solo con alcuni Training Device come SIRT e MANTIS